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La sorte di EN

Scrivo queste righe da una camera d’albergo di Lisbona. Si è appena concluso il meeting annuale di EHPU (European Hang-gliding and Paragliding Union) ed è stata presa una decisione che potremmo anche definire storica. EHPU smette di finanziare i lavori del WG6, il gruppo di lavoro che scrive le norme EN. È un atto di rottura con il passato dettato dalla sfiducia nei confronti di EN anche da parte di chi l’ha più voluta. 
Nel mio intervento ho evidenziato senza mezzi termini i problemi attuali di EN: un gruppo di lavoro dove ormai i rappresentanti dei piloti sono una minoranza e in cui introdurre modiche è diventato molto difficile, la totale mancanza di trasparenza nell’esecuzione dei test di certificazione, l’impossibilità  di misurare i parametri previsti dal protocollo (angoli di beccheggio, rotazioni, etc) da un video girato da terra e quindi la sostanziale soggettività  di un test che dovrebbe invece essere oggettivo, la pratica di riprovare le manovre fino ad ottenerne una “buona” per la certificazione, pratica diffusa che viene negata in pubblico ma confessata in privato. Tutto questo, associato alla grande spinta del mercato a certificare nelle classi basse mezzi sempre più performanti e al fatto che i laboratori di certificazione sono in concorrenza tra loro, rende la certificazione ormai non più affidabile. 
Il nostro mondo non è stato sufficientemente maturo per gestire correttamente un protocollo come EN e la sfiducia adesso ha raggiunto anche chi quel protocollo lo ha finanziato.

Si interrompono i lavori sulla nuova norma di certificazione degli imbraghi,  che comunque si era arenata e sarebbe finita in una copia del protocollo LTF sulle protezioni, senza quindi aggiungere molto in termini di sicurezza ai prodotti che già  sono sul mercato (cosa in cui sinceramente speravo). Si interrompono anche i lavori alle proposte di alcuni produttori per estendere l’uso delle folding lines. Si chiude quindi la strada anche a modifiche che interessavano ai produttori.

Vediamo se i produttori decideranno di finanziare loro la norma, ritengo la cosa improbabile.

Ci aspetta ora una pausa di riflessione in cui i produttori avranno modo di ragionare sugli errori fatti e i rappresentanti dei piloti sui prossimi passi per riportare ordine nelle certificazioni.

3 commenti su “La sorte di EN”

  1. ciao Saccani, aggiungo che è già  anche tardi … sono andati avanti anche troppo .
    ciao e grazie per il tuo impegno !
    Davide

  2. Si, è tardi ma meglio tardi che mai ☺
    Adesso si apre un periodo interessante, in cui bisogna imparare dagli errori e scegliere strade nuove.

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