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“Un morto ogni tre giorni” ovvero come costruire dal nulla una notizia allarmistica

Il quotidiano “La Stampa” ieri ha pubblicato un pessimo articolo sul mondo del volo dal titolo “Un morto ogni tre giorni. La passione fatale per il volo”.

L’articolo fa una gran confusione tra volo libero (parapendio e deltaplano), ultraleggeri a motore e volo a vela (alianti) nel tentativo di dimostrare che il volo in generale è una disciplina estremamente pericolosa e che c’è una preoccupante escalation di incidenti fatali. “Un morto ogni tre giorni” è il messaggio forte che passa da questo articolo quando in realtà  la media degli incidenti fatali è infinitamente più bassa.
Questa statistica sparata nel titolo si riferisce in realtà  al fatto che in quindici giorni ci sono stati cinque decessi tra tutte le discipline del volo (di cui uno nel volo libero). Suggerisco all’autore una statistica ancora più d’effetto: “due morti al minuto” calcolata sul minuto in cui è avvenuto un qualunque incidente su mezzo biposto che abbia causato il decesso dei due occupanti.
L’articolo tira dentro un po’ di tutto per dimostrare la pericolosità  del volo. Anche gli incontri tra esponenti del volo libero e SUEM che da anni rappresentano il frutto di una positiva collaborazione allo scopo di ridurre gli interventi di soccorso, migliorarne l’efficienza e migliorare la prevenzione, nell’articolo diventano la dimostrazione di una emergenza in atto.

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Sellette integrali e resistenza del fascio funicolare

Sul prossimo numero di Volo Libero (la rivista della FIVL) due miei articoli sulla sicurezza: uno sulle problematiche legate agli imbraghi integrali da parapendio e l’altro sulla resistenza del fascio funicolare. Stiamo registrando un preoccupante aumento di mancati incidenti legati a piloti che dimenticano di allacciare i cosciali e spesso… Leggi tutto »Sellette integrali e resistenza del fascio funicolare

Parasbirri

Il dipartimento di polizia di Palm Bay (Florida) ha annunciato l’istituzione di un team SOAR (Search Operations Aerial Response) che userà  il parapendio (a motore) come mezzo aereo in missioni di ricerca di persone scomparse, per effettuare ricognizioni alla ricerca di refurtiva o di mezzi rubati, per fotografare le scene del crimine e come attività  di prevenzione mediante pattugliamenti e sorveglianza del territorio in generale.Leggi tutto »Parasbirri

Concluso lo stage di aggiornamento piloti in Sardegna

Grazie a Giancarlo, Silvio e a tutti i ragazzi della Sardegna (scusatemi, non sono bravo a ricordare i nomi) che ci hanno accolto con tanto calore. La giornata di aggiornamento è stata una bellissima occasione per incontrarci e conoscerci, raccontarci storie, approfondire aspetti tecnici e non tecnici, abbuffarci di ottimo cibo.

Mi limito a pubblicara la bella mail ricevuta questa mattina da Mario Satta. Sabato prossimo siamo a Modena.Leggi tutto »Concluso lo stage di aggiornamento piloti in Sardegna

FIVL: meno praticanti, più iscritti

Che l’interesse per il volo libero abbia subito un calo negli ultimi anni è un dato noto.

Sono andato a curiosare su google trends, il servizio di google che consente di tracciare grafici dai dati delle ricerce effettuate sul motore di ricerca. Il grafico qui sotto mostra come il numero delle ricerce delle parole “parapendio” e “deltaplano” sia calato dal 2004 ad oggi. In blu il numero di ricerche per la parola “parapendio”, in rosso per “deltaplano”.


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Ascoltare i segnali

Se dopo il decollo il mio parapendio tendesse autonomamente a girare da un lato mi allarmerei: mi metterei in condizioni di sicurezza (il più lontano possibile dalla roba dura), manterrei la velocità  (alto e veloce sono sinonimi di sicurezza nel volo) e controllerei cosa c’è che non va.

Qualche giorno fa dovevo andare a Pavia per consegnare un ricorso (magari parlerò anche di questo) e per pigrizia non ho voluto spostare il seggiolino della marmocchia dalla mia auto a quella di Barbara, così sono andato con la sua: una Opel Corsa del 1815 circa che abitualmente usiamo solo per percorrere i 2km che ci separano dalla stazione.Leggi tutto »Ascoltare i segnali